Suore Luigine in Brasile

Chi ha scelto di seguire il Signore in modo radicale, di vivere in concreto le beatitudini evangeliche è chiamato a diffondere la sua Parola ovunque si trovi.

Ogni cristiano è dunque missionario.

gruppo suore luigine brasileLa congregazione delle “luigine” anche se non è nata con il carisma “ad gentes” accoglie l’invito della chiesa italiana a lasciare i propri confini per altre terre lontane. La diocesi di Alba definita “senza frontiera” tra il 1960-70 aveva inviato alcuni dei suoi sacerdoti in Brasile, in aiuto al Vescovo di Teofilo Otoni. Però a quella missione mancava il tocco femminile e l’appoggio di persone consacrate allo stesso progetto e alla stessa scelta di vita.

Il 16 ottobre 1967 partirono da Genova dirette a Rio de Janeiro le prime 4 sorelle (sr. Candida, sr. Redenta, sr. Ada, sr. Michelangela), sulla nave Enrico C. viaggiavano circa 2000 passeggeri di cui 67 religiosi e religiose. “Andate in tutto il mondo e fate miei discepoli tutte le genti”, aveva chiesto Gesù ai suoi.

Il 28 ottobre l’arrivo a Rio e poi il viaggio in autobus fino alla città di Jampruca. Senza un minimo di preparazione circa la cultura del luogo, la lingua parlata; le sorelle si “buttano” nel lavoro che è tanto perché tante sono le necessità e i problemi che si presentano. Le maestre si dedicano ai minori “meninos”, le infermiere alla cura della salute e tutte insieme ad accogliere, sostenere, consigliare e aiutare. Ma quante ingiustizie! Vedono famiglie che possiedono ville, piscine, denaro, beni in abbondanza e tante famiglie senza una casa dignitosa, senza acqua e cibo.

Nel 1974 arriva un’altra sorella, sr. Irene, che da anni chiedeva di andare in missione. Ogni anno le superiore fanno loro visita per alimentare il coraggio e le certezze della fede. Anche i vescovi fanno altrettanto per i loro sacerdoti. Intanto la chiesa brasiliana ha incominciato un nuovo cammino nato dall’analisi della realtà che il popolo dell’America Latina stava vivendo. La chiesa si preoccupa per le condizioni di oppressione e di ingiustizia in cui vivono milioni di figli di Dio e ufficialmente fa la scelta dei poveri. Una scelta non gradita dai potenti e dai ricchi. Le suore condividono e appoggiano con tutti i mezzi la scelta della chiesa e vivono da povere tra i più poveri.

Nel 1985 anche Teofilo Otoni, dove sono nati tanti animatori per la liturgia, la catechesi e la carità, apre le porte per altre presenze e così le nostre sorelle si spostano nel Nord Est in Jauzeiro e Sapè, dove sono tutt’ora presenti.

Alcune sorelle per motivi di età o di salute sono rientrate in Italia, ma la loro presenza è stata motivo di crescita nella fede e nella dignità di molte persone. Le loro attività continuano ancora oggi, sostenute da animatori e professionisti e tanti laici capaci e motivati.

In Juazeiro il “Centro della Salute” dà conforto e cure attraverso la medicina naturale; in Sapè molte attività e strutture si occupano dei minori e delle loro famiglie.

E così, don Rubino, il Padre Fondatore, attraverso le “sue luigine” continua il carisma per la Gloria di Dio e l’utilità del prossimo.