
–IL NOSTRO FONDATORE–
Don Giovanni Battista Rubino
Don Giovanni Battista Rubino ha dato vita alla nostra Congregazione il 15 ottobre del 1915 a La Morra (CN). Dedicava molta attenzione al sacerdozio e alla vita religiosa. Da giovane, affascinato dalla figura di San Luigi Gonzaga, promosso a livello popolare dai Gesuiti, aveva costituito a La Morra una Compagnia a lui intitolata raccogliendo adesioni tra i giovani del paese e propagandola efficaciemente in molte parrocchie delle diocesi.
I RAMI, LE FOGLIE E I FRUTTI
Giovanni Battista, leader tra i suoi compagni, intelligente e sognatore, diede inizio ad un’associazione giovanile “La Compagnia dei Luigini” e la pose sotto la protezione di San Luigi Gonzaga. “La Compagnia dei Luigini” si diffuse rapidamente nelle parrocchie anche fuori dal Piemonte, così che nel 1838 in Italia erano presenti 40 gruppi di “Luigini”.
NON SOLO BELLE FOGLIE
Giovanni Battista, nato il 12 febbraio del 1776, completò gli studi superiori ad Alba, entrò in seminario e fu poi ordinato sacerdote il 7 marzo del 1799, dal Vescovo Pio Vitale nella cattedrale di Alba che subito lo rimandò in La Morra con queste parole: “Sì, siate un vero rubino nella corona della Chiesa! Andate nella vostra patria a farci da sacerdote secondo il cuore di Dio”. E così fece.
I FRUTTI NELLA SCUOLA
La formazione e l’educazione per le giovani generazioni erano i suoi “pallini” (o se vuoi preoccupazioni). Lavorò intensamente per circa 40 anni nella scuola. Erano tempi difficli a causa del dominio napoleonico e la rivoluzione francese. Erano tempi difficili a causa del dominio napoleonico e la rivoluzione francese. Lui sostenne il passo e affrontò esami su esami all’Università di Torino. Le autorità, riconosciuta la sua competenza, lo vollero supervisore scolastico e responsabile del distretto. Il suo cuore, la mente, l’occhio è per chi non può accedere all’istruzione, in particolare per le bambine povere.
IL FRUTTO PIU’ SAPORITO
E’ la sua vita immersa in Dio, un Dio amore, tenero e misericordioso. La sua spiritualità va contro-corrente in quel periodo di rigorismo giansenista. Nutre la sua fede attingendo dalla Parola di Dio dalla liturgia, da maestri quali: Sant’Alfonso, San Francesco di Sales, Santa Teresa d’Avila. Fede, speranza e carità, le virtù fondanti di ogni spiritualità e di ogni tempo.
E ANCORA FRUTTI PREGIATI
Per lunghi anni Don Rubino accarezzò l’idea di dare inizio ad una Congregazione femminile e cercò collaboratrici e le trovò in due giovani generose: M. Teresa Camminale di La Morra e M. Teresa Moscone di Monforte. Fu così che il 15 ottobre andarono ad abitare in una piccola casa vicino alla chiesa di San Rocco, in La Morra. Nascita umile, semplice e povera, che richiama la nascita del nostro Signore Gesù a Betlemme. Il loro nome: “Sorelle Oblate di San Luigi”.
UN ALBERO BUONO DA’ FRUTTI BUONI
Dopo una vita spesa al servizio di Cristo e del prossimo, assistito con tanto amore dalle sue figlie, accompagnato da fama e santità, Don Rubino conclude il suo cammino terreno il giorno 11 febbraio 1853 in La Morra.